Anche l’America ha il suo “bunga bunga”

L’America è in piena campagna elettorale e si fa sempre più duro ed imprevedibile lo scontro tra i due candidati Trump e Hillary Clinton; scontro senza esclusione di colpi e con reciproche accuse: dalla presunta violenza sessuale di Bill Clinton verso alcune donne ( rinomata già in passato la sua “debolezza” per le giovani donne) alle frasi sessiste di Donald Trump.

Un bieco spettacolo di vecchie marionette, di ritorni dal passato per un’America che invece dovrebbe guardare al futuro, visti anche i già pesanti problemi di gestione interna delle forze dell’ordine, della difficoltà di coesistenza delle diverse etnie per effetto di una disparità di trattamento, dei problemi dei servizi sanitari non accessibili a tutti i cittadini, della povertà. Un grande stato con grandi problemi.

I dibattiti dei due candidati alla carica di Presidente degli Stati Uniti d’America sono come immensi spettacoli di funamboli e mangia fuoco, vendono fumo per coprire la sostanza, potrebbero inscenare un balletto e gli spettatori sarebbero ugualmente appagati, tanto dei punti salienti del loro governo sembra non interessi più a nessuno, le tv , i media sono molto più interessati ai loro scandali personali, al loro passato, al loro stato di salute.

Volendo riepilogare i loro programmi per gli americani distratti, di seguito i punti salienti.

Per vincere le elezioni USA 2016 Trump promette:

  • agevolazioni fiscali e riduzioni per la classe media americana;
  • diminuzione del debito e del deficit;
  • aumento dei posti di lavoro e crescita economica
  • la creazione di un muro per segnare il confine meridionale (quello con il Messico) perché “una nazione senza confini non è una nazione”;
  • l’eliminazione del diritto di cittadinanza per nascita;
  • la collocazione degli statunitensi ai posti di comando;
  • un piano che migliori i posti di lavoro, i salari e la sicurezza per tutti gli americani.
  • allentare le tensioni con la Russia e la Cina, trovando interessi comuni nonostante le divergenze;
  • far pagare di più gli alleati Nato per la difesa, “altrimenti si difendano da soli”.
  • scongiurare ogni possibilità che l’Iran avrà mai il nucleare;
  • mandare truppe all’estero solo se “assolutamente necessario”;
  • sconfiggere l’Isis una volta per tutte.

Dal canto suo Hillary Clinton promette:

  • l’uguaglianza sociale;
  • la parità dei diritti delle donne di colore;
  • gli investimenti in infrastrutture, energia pulita, ricerca scientifica;
  • agevolazioni per i piccoli imprenditori attraverso la semplificazione della burocrazia e delle modalità di accesso ai capitali;
  • una riforma fiscale che stimoli gli investimenti in America cancellando quelle falle che favoriscono le imprese che spostano le industrie all’estero.

Sinceramente non ho ancora capito come ha fatto l’America a ridursi con due candidati così ….il nostro bunga bunga quasi quasi era niente a confronto, solo che noi ne siamo venuti a conoscenza qualche anno dopo le elezioni, gli americani invece voteranno il proprio presidente, massima carica degli Stati Uniti, informati ed  in piena coscienza.

Meglio allora immaginarli in un dibattito gentile, dove fanno entrambi bella figura. Tanto lo share è ugualmente garantito.

 

 

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