Referendum costituzionale: ha vinto il NO

Il 4 Dicembre gli italiani si sono espressi ed ha vinto il NO con un 59,01% su circa un 67% di votanti. La nostra Costituzione è salva!

costituzione giannicolo

Come non accadeva oramai da molti anni, possiamo dire che c’è stata un’affluenza da record, circa 67 italiani su 100 si sono recati alle urne, con picchi in Sicilia e Sardegna dove si è sfiorato il 100% degli elettori. Dato che mostra l’interesse degli italiani al referendum ed alla politica ( in passato c’era stato un disamore nei suoi confronti).

renziRenzi che, forse per errore, aveva fatto del referendum costituzionale quasi una cosa personale, di parola , ha rassegnato le dimissioni , anche se il Presidente della Repubblica Mattarella gli ha chiesto di temporeggiare qualche giorno, sino all’approvazione della legge di stabilità.

Intanto sin dai primi exit pool di questa notte che anticipavano la vittoria dei No, ci sono stati  i primi balletti e le prime dichiarazioni di vittoria dei partiti dell’opposizione, da Salvini alla Meloni, passando per Berlusconi e Grillo.

Eppure gli unici vittoriosi in tutto ciò sono gli italiani, che hanno espresso il proprio voto secondo coscienza.

I partiti in tutto ciò c’entrano ben poco, anche perchè, parliamoci chiaramente, dopo la caduta del governo Renzi, tornare alle urne per le nuove elezioni ( spero che Mattarella capisca che non è il momento per un altro governo tecnico) non è cosa semplice, guardiamoci intorno, veramente c’è qualcuno, qualche partito, ad oggi degno di fiducia? Che sia in grado di fare il bene comune senza guardare ai propri tornaconti? Quelli che si stanno già candidando sono gli stessi che sedevano in quelle stesse poltrone ieri e se non hanno saputo fare nulla ieri perchè dovrebbero essere capaci di farlo oggi?

Il M5s che già si sente la vittoria in tasca e forse per questo insiste così tanto nelle elezioni immediate, in realtà non si è dimostrato capace di governare in due comuni guidati da un loro sindaco: Roma e Livorno. Roma è in balia del degrado, delle buche ed i romani ancora attendono qualche “intervento”  del sindaco Raggi che possa almeno risollevare il centro della città. Se non si è in grado di governare due città come possono governare al meglio un intero paese? Il dubbio di affidare l’Italia in mano a degli incapaci c’è.

La mia speranza è in un vento nuovo, in una nuova figura che non appartenga già a questo teatrino che oramai non fa più divertire, ad un uomo o una donna con una capacità politica, una vocazione a governare, una propensione a risolvere gli altrui problemi, che senta la “chiamata” sincera al bene comune senza alcun tornaconto. Ad oggi la mia speranza sembra sia utopistica, ma come si dice : “la speranza è l’ultima a morire”.

Sogno un ‘Italia con un governo eletto consapevolmente dai cittadini, sogno un’italia governata rettamente e senza seguire le indicazioni delle diverse lobby. Sogno un’Italia che cresce, dove il mondo del lavoro non si chiude agli over 40 e si apre ai giovani, sogno un’Italia dove non si debba aver paura di mettere al mondo un figlio, sogno un’Italia che……