Erode è tornato, ma nel 2016 si chiama Onu

E’ di oggi la notizia, rimbalzata su tutti i giornali del mondo, dell’appello dell’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Zeid Ràad Al Hussein, in seguito all’aumento dei casi colpiti dal virus Zika. L’Onu ha sollecitato, attraverso il suo portavoce, le donne colpite dal virus a ricorrere all’aborto in caso di gravidanza : “Le leggi e le politiche che limitano l’accesso a questi servizi dovrebbero essere urgentemente riesaminate in conformità con i diritti umani, al fine di garantire, in pratica, il diritto alla salute per tutti”.

Facciamo un po’ di chiarezza però, perché è sempre meglio non credere alle parole di Erode, specialmente in merito alla vita di bambini innocenti.

Il virus Zika è un flavivirus trasmesso dalle zanzare, parente stretto del virus Dengue. È stato inizialmente isolato nel 1947 da una scimmia rhesus nella foresta di Zika (Uganda), poi nel 1948 da zanzare (Aedes africanus) nella stessa foresta, infine nel 1954 da umani in Nigeria. Il virus Zika è endemico in alcune zone dell’Africa e dell’Asia; è stato dapprima identificato nel Pacifico del Sud dopo uno scoppio epidemico nell’isola di Yap degli Stati Federati di Micronesia nel 2007; è balzato recentemente agli onori della cronaca per un’epidemia che si sta manifestando in Sud-America (tra cui il Brasile, sede dei prossimi mondiali di calcio) e per qualche caso anche in Nord-America (Stati Uniti e Canada). La zanzara responsabile della trasmissione è la zanzara tigre, presente anche da noi. In pratica una zanzara morde una persona infetta e quando ne morde un’altra le inietta il virus. I sintomi della malattia si manifestano dopo un periodo di incubazione che a seconda dei casi varia tra i 3 e i 12 giorni.La malattia causata dal virus non è molto grave: solitamente provoca solo febbre per circa una settimana e degli sfoghi cutanei; nel caso di donne in stato di gravidanza però, si sospetta che la malattia possa portare a malformazioni del feto, i bambini potrebbero nascere con microcefalia, sottolineo “potrebbero” perché ad oggi non c’è certezza assoluta della connessione causa effetto tra il virus Zika e la microcefalia.

La microcefalia è una malformazione che porta a uno sviluppo più contenuto del cranio rispetto al normale, con deficit di crescita che interessano anche il cervello. Ci sono diversi gradi di gravità della malattia e talvolta può essere letale, nei casi in cui il cervello è talmente sottosviluppato da non potere gestire le funzioni vitali efficacemente. Tra le cause ci sono ragioni congenite o particolari virus tra cui quello della rosolia e forse il virus Zika.

Come riportato sul sito del Ministero della Salute, il 1° febbraio 2016 si è tenuta, in teleconferenza, la prima riunione del Comitato di Emergenza (CE), convocata dal Direttore Generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ai sensi del Regolamento Sanitario Internazionale (2005) (RSI 2005), relativa al cluster di casi di microcefalia e altri disturbi neurologici occorsi in alcune aree affette dal virus Zika. Il Comitato ha fornito alcune raccomandazioni al Direttore Generale da prendere in considerazione per affrontare l’Emergenza (cluster di microcefalia e disturbi neurologici) e la possibile associazione con il virus Zika, secondo il RSI (2005).
Deve essere standardizzata e rafforzata la sorveglianza dei casi di microcefalia e SGB (sindrome di Guillain-Barré) in particolare nelle aree di trasmissione del virus Zika e in quelle a rischio di trasmissione.
Deve essere intensificata la ricerca dell’eziologia di nuovi cluster di microcefalia e altri disturbi neurologici per stabilire se vi sia un nesso causale con il virus Zika e/o con altri fattori o co-fattori.

Da cui si evince che ancora non sono in grado di affermare al 100% che una donna che ha contratto il virus durante la gravidanza genererà un bambino con microcefalia.

imageDiramare a livello mondiale l’informazione che occorra ricorrere all’aborto mi sembra molto grave, sia perché non c’è ancora certezza sulla trasmissione, sia perché la vita va sempre vissuta, non si può uccidere un bambino perché si teme che possa essere malato, mi sembra si stia tornando al periodo fascista ed alla cultura della selezione della razza, ciò che non è perfetto secondo le convinzioni dell’uomo va eliminato. È più facile uccidere che curare.

Nella dichiarazione del commissario El Hussein si fa riferimento al diritto alla salute per tutti, ma non vedo quale diritto si applichi nell’uccisione di un bambino. Se un bambino è affetto da una malattia sin dal concepimento non ha diritto alla vita, all’essere curato se possibile, non è a lui in primis che va applicato il diritto alla salute , intendendo che per l’essere umano è “salutare” vivere?

L’Erode del 2016 sta ordinando una nuova strage degli innocenti, immotivata e scellerata tanto allora quanto oggi.

Spetta a ciascuno di noi vigilare che i bambini non vengano uccisi, occorre fare attenzione a non conformarsi alla mentalità del mondo secondo la quale  chi non è “normale” non è  adatto alla vita,perché non si oda il grido delle madri a cui vengono strappati i figli con scuse pseudoscientifiche.

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