#renziciricorderemo

#renziciricorderemo: è il messaggio lasciato al Presidente del Consiglio Matteo Renzi dalla piazza del Family Day , lo scorso 30 Gennaio al Circo Massimo. E’ il messaggio che è stato lanciato dal popolo elettore delle famiglie alla “partitica” italiana , da tenere in alta considerazione visto l’impatto numerico elevato in fatto di voti. E’ un popolo di elettori che si aspetta di essere ascoltato dai propri politici, di essere rappresentato nel parlamento italiano, di non essere escluso o ancor peggio raggirato con inutili sotterfugi. E’ un popolo stanco di una politica apatica ed interessata a se stessa ed è un popolo consapevole che la sua forza , l’unico modo per essere ascoltato, è quello di votare solo persone e partiti degni di rappresentare la famiglia in parlamento, capaci di lavorare per leggi a tutela della famiglia naturale, che la custodiscano e l’aiutino a crescere in termini economici e sociali, che la sostengano attivamente.

E’ un popolo laico, aconfessionale, apartitico che crede in ciò per cui lotta, che crede nella famiglia naturale , nella famiglia formata da una mamma ed un papà, da un uomo e da una donna, che crede nel diritto di ogni bambino di avere una famiglia e non nel diritto di una famiglia o coppia di avere un bambino. E’ un popolo pronto a sostenere gli indifesi: i più piccoli, quei bambini che vogliono usare come merce, oggetto di contratti e compravendita,scartati se non conformi, quelle donne che vogliono usare come incubatrici, pompate di ormoni sino al rischio della vita, sfruttate sotto le celate spoglie di una nuova forma di prostituzione.

#renziciricorderemo non è rivolto solo al Presidente del Consiglio, ma è un messaggio rivolto all’intero parlamento ed all’intero senato della Repubblica italiana, è un messaggio che vuole giungere ad ogni uomo e donna politici, che bussa alle loro coscienze, perchè nel momento in cui voteranno il ddl Cirinnà dovranno considerare attentamente le ripercussioni politiche, sociali e morali della loro scelta. Il ddl Cirinnà coinvolge, infatti,  la struttura della società italiana, fondata sul matrimonio tra uomo e donna e sulla genitorialità di un padre ed una madre, puntando a modificarne il tessuto civile consolidato.

Siamo ancora in una democrazia (anche se ultimamente sono stati diversi i tentativi per far tacere , screditando,  chi la pensa diversamente dalla nuova ideologia gender) ed in quanto tale c’è un popolo votante, che sceglie chi eleggere e che sceglie liberamente chi lo ascolta e chi lo rappresenta in pieno nel governo del paese.

Domani riprenderanno le votazioni sugli emendamenti al ddl sulle unioni civili …… Renzi ci ricorderemo.renziciricordereo

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