La felicita’ e’ pelosa e alcune volte bionda.

La felicita’ e’ pelosa, forse alcuni gia’ lo sanno, ma molti ancora non ne sono stati informati o non ne sono consapevoli.

Si, la felicita’ e’ pelosa!  O perlomeno i pelosi ne costituiscono una buona parte. Parlo per esperienza personale, nei momenti particolari e cruciali della mia vita, il buon Dio ha messo sul mio cammnino degli angeli custodi pelosi, alcune volte anche pennuti.

Diversi anni fa, ebbi un incidente con la macchina che mi aveva lasciato con la paura di guidare, mia sorella mi porto’, a Natale, una bionda meticcetta, con enormi orecchie penzolanti, la chiamai Luna.

Oggi  voglio  parlare di lei, perche’ mi ha dato tanto e si merita che tutti la possano conoscere. La mia felicita’ pelosa e bionda. Il mio punto di svolta.

Luna era una meticetta di circa 3 mesi, io ero la sua terza adozione e non avevo  mai avuto un cane.

Era gia’ stata abbandonata due volte, la prima insieme al fratello,  nel giardino di un rifugio , aveva la gastroenterite ed era stata recuperata per miracolo, attaccata alle flebo.

La seconda adozione a casa di una ragazza, che pero’ l’ha tenuta solo un mese , perche’ dovendo andare all’unversita’ non poteva accudirla come si deve e l’aveva riportata indietro al rifugio.

Luna e’ stata la mia salvezza, per portarla dal veterinario per la profilassi vaccinale e farla vivere in salute, ho dovuto obbligatoriamente riprendere la macchina.

Ha fatto breccia anche nel cuore dei miei genitori (all’epoca vivevo ancora con loro), specialmente in quello di mia madre, che era la piu’ restia in famiglia ad accettare un cane.

Riconosceva il rumore dell’auto di mio padre, quando parcheggiava sotto casa e si faceva trovare pronta alla porta, ad accoglierlo.

Luna e’ stata con noi quattro anni, Quattro anni pieni di amore intenso e di grandi insegnamenti.

E’ stata lei, infatti,  che ha insegnato qualcosa a noi: la tenacia, la gioia e l’amore anche durante la malattia, una malattia importante e invalidante.

Infatti, appena a due anni di vita, Luna, dopo una faringite presa in pensione, ha manifestato la sindrome di Addison (quella che aveva Jane Austen per intenderci), con una crisi importante.

E’ stato grazie al nostro grande veterinario di Roma, il Dottor Roberto Lomonaco, che ha potuto continuare a vivere con noi per altri due anni.

Abbiamo collaborato tutti per tenerla con noi, tornata a casa mio padre le faceva le flebo, mia madre le iniezioni, io l’accudivo come potevo.

Anche lei ha messo del suo, la sua tenacia  ed e’ uscita dalla crisi, ma la malattiva oramai viveva con lei e doveva assumere medicine tutti i giorni e fare inizioni e visite di controllo mensili.

Praticamente, viveva solo grazie ai farmaci, che dovevano essere ridosati ad ogni cambio di stagione o alla minima variazione del suo stato di salute.

Nonostante le medicine avessero come controindicazione l’aumento del peso e, per la malattia,  lei sembrasse una cane di oltre dieci anni, non ha mai smesso di “ridere”, farci le feste, essere presente per noi, accoglierci e consolarci nei momenti no della vita.

Faceva le feste anche a Roberto, quando la portavamo in visita.

L’unico cane che entrava felice , scodinzolando , dal veterinario, perche’ sapeva che gli aveva salvato la vita.

Purtroppo a 4 anni,  una nuova crisi, piu’ forte delle altre, ci ha fatto salutare Luna.

E’ stata una delle scelte piu’ difficili, che non avrei mai voluto prendere, fatta in solitaria.

Ma quando lei ha chiuso gli occhi, non era sola, io ero li’ con lei ,che la guardavo, occhi negli occhi, con un amore pieno ed un dolore intenso che mi lacerava il cuore, e le dicevo il mio ultimo :” Ciao Luna”.

La mancanza si e’ fatta sentire per lungo tempo, come il dolore.

Ancora ricordo quando sotto la doccia, scoppiavo a piangere. Poi con il passare del tempo , il dolore si e’ trasformato in un dolce ricordo, in un “Grazie” immenso per la felicita’ che mi aveva dato e per quello che mi aveva  insegnato.

Dopo un anno, ho capito che era il momento di aprire nuovamente il mio cuore. Ma non volevo un cane qualunque, volevo un cane che mi riportasse a Luna.

Ho inziato a cercare su internet le razze che, per carattere, le assomigliassero. Lei meticcia la cercavo in un cane di razza.

E sono approdata nel meraviglioso mondo dei Golden Retriver. Dopo alcune visite a diversi allevatori, lunghe conversazioni per capire se potessero stare bene con me , visto che lavoravo, e  per scagliere l’allevamento che ritenevo il migliore, e’ entrata nella mia vita Emy, una biondona pelosa. Il cuore era di nuovo aperto. Dello stesso allevamente, poi e’ entrata a far parte della mia famiglia Mila, una biondina timida e gentile , con un cuore grande e tanta voglia di coccole.

Ma questa e’ un’altra storia, di loro vi parlero’ piu’ avanti.

Ora voglio rivolgere il mio cuore ed il mio grazie a Luna, il mio primo cane, la mia prima bionda, il mio primo amore peloso, la mia gioia. La felicita’ e’ pelosa ed alcune volte bionda, ne ho le prove.

 

“Tu fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. lo non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo… la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo mi farà uscire dalla tana, come una musica… Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! ”.

(Il piccolo Principe )