Tamponi in farmacia, come in fila al supermercato.

Siamo in pandemia, questo oramai e’ una realta’ accertata almeno da quasi due anni. Le mascherine, i disinfettanti per le mani, i saturimetri sono diventati il nostro pane quotidiano ed oramai quasi non ci facciamo piu’ caso…dico quasi pero’, perche’ abituarsi al 100% a questa situazione non e’ sempre semplice.

Le indicazioni del governo sui vaccini, i tamponi, le attenzioni da osservare si sono susseguite nel tempo e nel tempo sono state modificate.

Dall’esordio di questa pandemia di Covid 19,  dove occorreva indossare i guanti guando si usciva, lo scafandro che ci isolava dal mondo, disinfettare ogni superficie con cui si veniva a contatto, siamo arrivati ad oggi, dove  la vita’ e’ un po’ piu’ semplice, siamo, diciamo la verita’, molto piu’ ” sciallati” e forse anche per questo ci ritroviamo in una situazione di picchi di contagi, che forse solo grazie  alle vaccinazioni, non sono sfociate in qualcosa di piu’ allarmante, almento per il  momento. Rispetto al periodo iniziale di questa pandemia e’ aumentato, pero’, il ricorso ai tamponi, dai rapidi ai molecolari , ai tamponi per uso casalingo ( che pero’ non danno risultati certi)  e forse giustificano ,sulla carta, l’aumento dei contagi; in passato si rilevavano meno asintomativi non effettuando molti test.

Durante il periodo delle feste ed anche a causa delle indicazioni del governo, sono notevolmente aumentate le richieste di tamponi rapidi, anche solo per avere la sicurezza di non infettare i nosti cari durante le cene natalizie.

Il nostro sistema sanitario non e’ stato, pero’, in grado di supportare questo aumento di richieste, troppo elevato per le forze messe in campo.

Sono state autorizzate anche le farmacia ad erogare il servizio , per supportare un sistema sanitario non in grado di fronteggiare questo picco, ma temo  che manchi un organo di controllo , da parte del Ministero della Salute, che verifichi il rispetto delle procedure per la protezione della salute pubblica.

Siete mai andati in farmacia per un tampone ? A me e’ capitato piu’ volte, anche perche’ , seppur vaccinata, preferisco fare un tampone al mese, per essere sicura di non arrecare danno ai miei cari quando li vado a trovare.

In alcuni casi sembra di essere in fila alla cassa del supermercato, nessun distanziamento, le persone, potenzialmente infette, sono in attesa,assembrate  intorno alla capannina dove si effettuano in tamponi, in ordine sparso, chiaccherano tra di loro,  alcuni hanno anche la mascherina mezza abbassata.

Gli operatori sanitari che effettuano i tamponi non sempre si cambiano i guanti tra un “paziente” e l’altro, al massimo li vedi disinfettarsi le mani che indossano gli stessi guanti ,con la soluzione contenuta in una bottiglietta spray.

Il pomeriggio della vigilia di Natale di quest’anno ,ho visto ancora di meglio in fila per fare il tampone di controllo: piu’ di venti persone in attesa, assembrate in ordine sparso,  niente cambio dei guanti da parte degli operatori sanitari. Il tampone veniva fatto  contemporaneamente a due persone alla volta,  messe di fianco, seppur all’aperto e con mezzo metro di distanza tra l’una e l’altra, il bastoncino appena tolto dalla narice di una persona che veniva fatto librare in aria come la bacchetta di un maestro di musica, mentre la farmacista parlava con la collega per indicare la fila di chi non aveva prenotazione.

Lo ammetto, io sono ignorante in materia, non so bene quali siano le linee guida impartite dal Ministero della Salute, ma i dubbi che sia corretto quanto ho visto mi vengono se confronto questa situazione con  quanto ho visto nei drive in, dove gli operatori escono bardati e si cambiano i guanti ad ogni tampone, se penso che siamo in pandemia,  o semplicemente mi vengono i dubbi quando sento parlare di hotel che restano chiusi settimane perche’ hanno avuto un caso di Covid accertato e devono disinfettare tutto.

Mi chiedo, allora , sevengano fatti  controlli anche  nelle farmacie per vedere se rispettano correttamente le procedure per effettuare i tampon , oltre ai controlli che vengono fatti periodicamente  nei ristornati, nelle strutture alberghiere ,nei negozi,nei  supermercati.

Perche’ sinceramente io non mi sento tranquilla nel fare i tamponi con la stessa accortezza che avrei ricevuto se a farmeli fosse stata la cassiera del supermercato ( non me ne vogliano le cassiere, ma era per sottolineare che la professione di un operatore sanitario e’ ovviamente diversa).

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